Oggetto
REALIZZAZIONE DI NUOVO POLO UNIVERSITARIO DELLA VALLE D’AOSTA – RECUPERO DELL’EX CASERMA TESTAFOCHI
LOCALIZZAZIONE DEL CANTIERE
L’area d’intervento è compressa in una importante e nevralgica fascia di territorio urbano che si sviluppa in senso longitudinale, contenuta a nord dal doppio asse di attraversamento est-ovest (Parigi Roma/St. Martin-XXVI Febbraio) e a sud dall’asse ex stabilimento Cogne-Partigiani-Lancieri. Dentro una fascia costituita in larghissima parte da proprietà pubbliche, prevalentemente regionali.
NUMERO DI PIANI
POSTI AUTO COPERTI
AULE/LABORATORI
STUDENTI DA OSPITARE
POSTI AULA MAGNA
LA PROPOSTA
Come da progetto del Polo universitario regionale della Valle D’Aosta abbiamo cercato di affrontare il concept di questo campus, in maniera che rispondessero principalmente a tutte le esigenze funzionali richieste e allo stesso tempo, in modo che fossero fortemente riconoscibili come Landmark della città contemporanea di Aosta. Limite tra il centro storico delimitato dalle mura romane e la zona di espansione della città (Quartiere Cogne).
Durante il sopralluogo ciò che ha colpito maggiormente la nostra attenzione è stata la natura circostante, il paesaggio delle montagne. Intervenire in un luogo paesaggisticamente così caratterizzato ha significato per noi assoggettare l’architettura alle palazzine preesistenti della ex -Caserma Testafochi e all’imponenza del contesto naturale cercando di intervenire nella maniera più armonica e rispettosa possibile di questi elementi. Questo è stato il principio che ha guidato la progettazione.
Nel definire degli edifici della Didattica, cuore del campus, siamo stati guidati da una parte da aspetti progettuali legati alla funzionalità dei layout interni e dell’altra dalla necessità di dare vita ad un nuovo spazio urbano, non più chiuso al resto della città, ma attraente, permeabile ed inclusivo, a partire dalla ridefinizione della piazza principale del campus, localizzata nell’area della Adunata della ex Caserma Testafochi.
I volumi sono stati articolati in modo da garantire dall’interno delle aule e dalle zone studio la visuale verso le montagne circostanti, privilegiando invece il rapporto con la nuova piazza universitaria per gli spazi di circolazione e per le aree collettive che dialogano con lo spazio pubblico esterno attraverso un sofisticato sistema di facciata.
In coerenza con il Documento Preliminare all’avvio alla Progettazione (DPP) il progetto prevede il massimo livello di integrazione dell’area universitaria con la città, in particolare intermini di :
-Totale “permeabilità” dell’area all’accesso pedonale della cittadinanza anche con funzione di semplice transito e cerniera fra le aree contigue a quella di intervento;
Sono state collocate a piano terra funzioni che animano lo spazio pubblico come:
– la caffetteria e le associazioni studentesche , fulcro della vita di incontro studentesca, dando la possibilità di collocare tavoli anche sulla piazza.
– L’aula magna concepita come ambiente ipogeo ha il suo ingresso principale adiacente alla caffetteria per facilitare l’utilizzo in contemporanea.
-Totale fruibilità di alcune zone dell’area universitaria da parte della cittadinanza (aree di incontro studenti, eventi culturali, tempo libero, aggregazione giovanile).
In stretta coerenza con quanto richiesto dal programma il campus è stato progettato per un’utenza di 2000 studenti.
La proposta privilegia a livello macro la organizzazione per funzioni, defi nendo una funzione caratterizzante ciascun edifi cio dando risposta alle diverse esigenze funzionali del campus universitario.
Ogni edificio è dotato di propria autonomia funzionale, con specifica destinazione d’uso, pensato per non generare sovrapposizione tra funzioni non compatibili e allo stesso tempo garantire la flessibilità degli edifici per eventuali ampliamenti futuri. Da questa impostazione deriva la proposta di demolizione delle palazzine Urli e Zerboglio, edifici con caratteristiche strutturalmente poco compatibili alla funzione didattica. Inoltre si è reso necessario il dislocamento a Nord dello studentato in quanto la superficie complessiva a disposizione nella caserma Testafochi (palazzina Giordana, Beltricco, Urli e Zerboglio ) è di circa 23429 mq a fronte dei 30810 mq previsti nel progetto preliminare del campus universitario, in coerenza con il programma richiesto nel Documento preliminare di progettazione.
Il progetto preliminare prevede il recupero dei fabbricati esistenti: palazzina “Beltricco” e palazzina “Giordana” come formulate nello studio di fattibilità e nel PUD . Mentre per le palazzine “Zerboglio” e “Urli” sono state mantenuti gli allineamenti esistenti.
Il progetto è fortemente caratterizzato da una architettura innovativa, capace tuttavia di dialogare con le preesistenze storiche ed edilizie presenti più significative.
La localizzazione della nuova sede della Università della Valle d’Aosta nel centro della città di Aosta deve considerarsi come un intervento di grande trasformazione del centro cittadino su un’area in grado di influenzare positivamente lo sviluppo dell’intero ambito urbano ad ovest della città.